IL PARCO ARCHEOLOGICO DI SAN LEUCIO


Il Parco Archeologico di San Leucio, ubicato sull’omonimo colle a sud-est di Canosa e completamente immerso tra gli ulivi, è uno dei luoghi più suggestivi del territorio. Il sito è testimone di due importanti momenti storici. Il colle, infatti, fu scelto dapprima per l’edificazione del più imponente tempio italico dell’Italia meridionale, dedicato alla dea Minerva
Atena Ilias, con il probabile scopo di sancire ideologicamente e politicamente l’alleanza tra i “principi” indigeni e i romani nel 318 a.C. Successivamente, distrutto il tempio a partire dalla fine del V sec. d.C., il colle vide prender forma la straordinaria basilica a pianta centrale – il più grande edificio paleocristiano di Puglia – dedicata inizialmente ai Santi Medici Cosma e Damiano e solo in età longobarda a S. Leucio. Sia il tempio che la successiva basilica erano ubicati in posizione esterna e dominante rispetto alla città antica, visivamente e simbolicamente contrapposti all’altura dell’acropoli di Canusium, ritenuta verosimilmente ubicata sulla collina ove oggi sono presenti i resti del castello medievale.


Il sito, segnalato per la prima volta nel 1925, è stato ed è un cantiere aperto: numerose sia le ricerche archeologiche che i restauri susseguitisi nel corso del ‘900. Recenti le campagne di scavo a cura della “Sapienza – Università di Roma” culminate nel luglio del 2008 con l’allestimento dell’annesso Antiquarium, e i lavori di restauro dei mosaici pavimentali. Infatti, tra eleganti colonne in marmo sormontate da capitelli ionici e da pulvini bizantini, sono presenti lacerti musivi policromi e di pregiatissima fattura, quale lo splendido “mosaico del pavone” collocato nell’esedra occidentale della basilica paleocristiana. Tra gli elementi superstiti del tempio è il capitello corinzio con protome femminile (Giunone?), i rocchi di numerose colonne scanalate, i piedi di un gigantesco telamone.

Nell’Antiquarium sono esposti i reperti riportati alla luce durante le numerose campagne di scavo realizzate nel sito.

IL PARCO ARCHEOLOGICO DI SAN GIOVANNI


Il Parco Archeologico di San Giovanni è ubicato nel tessuto urbano di Canosa. Prende il nome dall'edificio monumentale noto come il Battistero di San Giovanni (VI sec. d.C.), uno dei monumenti attribuiti a S. Sabino (516 – 566), parte integrante di un complesso di edifici cristiani comprendete la Basilica del Salvatore (VII - VIII sec. d.C.) e la Basilica di S. Maria (IV - VI sec d.C.).

Il sito è particolarmente interessante in quanto testimone di una importante fase storica di Canosa: qui, più che altrove, è evidente lo straordinario progetto architettonico e urbanistico messo in opera dal vescovo Sabino nel VI secolo, in un'area ubicata presso il tracciato della Via Traiana e già interessata da edilizia residenziale di ètà romana. Qui il vescovo innalzò l'imponente edificio dedicato al Battista e sottopose ad una importante ristrutturazione la Basilica del IV sec. d.C. attribuita al culto della Vergine.

VUOI PRENOTARE UNA VISITA GUIDATA?