IPOGEO DI VICO SAN MARTINO

Nel 1988 l'intervento della Soprintendenza Archeologica della Puglia ha portato alla scoperta di un insediamento, sfruttato senza soluzione di continuità dal V al I sec. a.C., dapprima come necropoli con tombe a fossa, poi segnato dal sorgere di strutture abitative che, per la saturazione degli spazi, arrivano ad occupare l'area di necropoli; la crescita edilizia si sviluppa poi, attorno alla tomba più monumentale, l'ipogeo datato alla metà del IV sec. a.C., ancora ricco di suppellettili al momento della scoperta. Un impianto per la lavorazione dell'argilla rappresenta l'ultima fase di utilizzo del luogo. Il sito e l'ipogeo sono stati oggetto nel 1995 di una mostra allestita a Palazzo Sinesi dalla Fondazione Archeologica Canosina e dalla Soprintendenza Archeologica della Puglia e, successivamente, nel 2010 di un intervento di recupero e valorizzazione effettuato dalla Fondazione Archeologica Canosina con fondi del 5x1000.

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