L’ipogeo (o tomba a camera) è una tipologia curata, ricca e monumentale di tomba di sicura derivazione ellenica. Può essere interamente costruito in blocchi, oppure scavato nella parte inferiore e costruito in quella superiore, o interamente cavato nella roccia (come avviene a Canosa in presenza di potenti strati tufacei). La pianta della tomba a camera è regolare e squadrata e può consistere in un solo ambiente o in diversi, che sono disposti, generalmente, in posizione simmetrica rispetto all’asse formato da dròmos-camera, dando vita, attraverso ripetute aggiunte, a complesse piante cruciformi. Il dròmos costituisce l’accesso alla tomba, generalmente si tratta di un lungo e largo piano inclinato o di un’ampia scala terminante in un vestibolo esterno, da cui si apre l’ingresso (o gli ingressi) alla tomba, chiuso da possenti lastre monolitiche.
L’interno è caratterizzato da soffitto generalmente piano o a doppio spiovente o con volta a botte. Queste tombe sono contraddistinte anche dalla presenza di elementi decorativi di vario tipo: semicolonne o lesene sormontate da capitelli ionici o compositi, acroteri, cornici e listelli (come nelle cosiddette porte “doriche”), tutti in rilievo o a volte resi pittoricamente, soffitti a finte travature, false finestre e timpani. Raramente sono presenti scene figurate dipinte (ad es.: Ipogeo del Cerbero) o scolpite a rilievo (ad es.: Ipogeo dell’Oplita). Questa tipologia funeraria si diffonde a Canosa e in Daunia in età ellenistica (IV-III sec. a.C.) ed è prerogativa delle famiglie appartenenti alla classe aristocratica.